Parcheggiare al sicuro la liquidità evitando le bufere di Borsa e spuntando per giunta un rendimento del 4% netto? È possibile, ma ancora per poco tempo. I tassi di interesse, a cominciare da quelli della Banca centrale europea, stanno scendendo rapidamente e questo rappresenta una buona notizia per chi deve restituire le rate di un mutuo a tasso variabile, un po' meno per chi in questi ultimi tempi ha approfittato dei generosi rendimenti offerti dagli strumenti di liquidità.
L'esempio più lampante è quello del BoT, il rifugio mai dimenticato dal risparmiatore: soltanto qualche mese fa il titolo a 12 mesi fruttava il 3,66% al netto di tasse e commissioni d'acquisto, oggi il tasso della stessa scadenza fa fatica a raggiungere il 2% e nell'asta di questa settimana il rendimento annuo del «Buono» a 6 mesi è sceso all'1,76 per cento.
A macchia di leopardo
Viste le cifre, c'è da scommettere che gli italiani avranno un occhio di attenzione in più per quei conti bancari ad alta remunerazione che da qualche anno a questa parte contendono a suon di offerte ai BoT il ruolo di rifugio per la liquidità.
Sotto l'aspetto delle remunerazione i conti online si sono mossi finora in ordine sparso, come si legge nella tabella: c'è chi, in nome della trasparenza, ha adeguato i tassi attivi a ogni mossa della Bce (e per questo offre adesso interessi lordi inferiori dell'1% rispetto a inizio ottobre) e chi invece continua a garantire gli stessi rendimenti.
Questi ultimi sono ovviamente al momento più convenienti sotto l'aspetto finanziario, resta però da vedere per quanto tempo le banche (che possono variare in modo unilaterale il tasso in ogni momento) riusciranno a mantenere tassi che, in caso di promozioni per i nuovi clienti, possono raggiungere anche il 5,5% lordo (4,02% netto).
Vincoli e garanzie
Per tutelarsi contro simili sorprese esiste sempre la possibilità di vincolare il capitale aderendo a una delle formule che generalmente vengono offerte in parallelo ai conti ad alta remunerazione. Se il denaro non serve nell'immediato, ci si può sempre impegnare per 1,3 o 6 mesi, ricevendo in cambio rendimenti che in alcuni casi raggiungono il 5% netto e che vista la crisi economica saranno ragionevolmente più elevati di quanto si potrà spuntare fra qualche mese. Anche in questo caso, tuttavia, occorre affrettarsi: molte banche rivedono anche quotidianamente le condizioni di questi prodotti, e nelle ultime settimane i tassi offerti da alcuni si sono notevolmente ridotti.
Vale infine la pena di considerare il tema delle garanzie: dietro ai prodotti utilizzati per vincolare il capitale si nascondono strumenti differenti. Si va dai pronti contro termine (vedi pagina a fianco), agli stessi BoT (garantisce il Tesoro) e c'è anche chi considera il denaro vincolato come parte dello stesso conto di deposito (in questo caso vale la tutela fino a 103mila euro del Fondo interbancario). Il tema delle garanzie non sarà forse così sentito come un mese fa, ma se deve essere parcheggio sicuro per la liquidità, è sempre meglio essere consapevoli dei rischi che si corrono.